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Madrid 11 marzo 2004 Giornata di sangue in Spagna. Un attentato senza precedenti
190 morti e 1247 feriti, il bilancio provvisorio della tragedia
Uno dei treni devestati dalle esplosioni  La sala d'aspetto di una stazione trasformata in pronto soccorso La posizione delle tre stazioni 
prese di mira dai terroristi
La famiglia reale si è recata in uno degli ospedali per dare il proprio appoggio alla gente ferita. Una immagine dei treni colpiti tra le 7,30 e le 8 del mattino del 11 marzo. Un momento dei soccorsi.Tutte le forze dell'ordine e i medici sono entrati subito in servizio.

Le ultime notizie
Lettera di Al Qaeda rivendica attentati Madrid e Nassiriya Repubblica
Spagna, proteste spontanee contro il terrorismo e contro l'Eta Repubblica
L'ombra di Al Qaeda sul massacro  Corriere.it
Juan Carlos: «Il vostro re soffre con voi» Il giorno della tragedia. Corriere.it

Il diario della giornata
ore 07.39
Alla stazione "Atocha" di Madrid su un treno fermo scoppiano le prime bombe
ore 07.41
Stazione di El Pozo: sul treno proveniente da Guadalajara esplodono due ordigni contemporaneamente.
ore 07.42
Stazione di Sant Eugenia: un convoglio fermo viene distrutto.

10 bombe su quattro treni, oltre 190 morti e 1247 feriti sono il bilancio di venti minuti (tra le 7,40 e le 8) di esplosioni in tre delle pincipali stazioni della capitale.
Migliaia le persone in viaggio per raggiungere la capitale: studenti, pendolari.... 20 minuti di inferno.
Alcune bombe sono state trovate dalla polizia evitando così una strage ancora più grande.
Un attentato orchestrato con cura alla vigilia delle elezioni amministrative di domenica.
Era dalla fine della seconda guerra mondiale che l'Europa non viveva una tragedia di questa portata.
Immediata e totale solidarietà dei cittadini madrileni che si sono subito messi a disposizione dei feriti: aiutando alcuni di questi a raggiungere velocemente un pronto soccorso, nella donazione del sangue.
Anche dalle comunità che compongono la Spagna si sono subito prodigati nel donare sangue.
Sono stati creati ospedali da campo nei pressi dell'aree colpite in modo di essere subito in grado di dare un primo soccorso.
Nel pomeriggio molti famigliari ed amici delle vittime hanno vissuto con il fiato sospeso cercando di ospedale in ospedale i cari che si trovavano sui quei treni maledetti.
Il Ministero degli interni ha prontamente messo on line una lista che viene tenuta aggiornata cercando di rendere più agevole le ricerche.
Fin da subito il governo spagnolo ha individuato in una delle cellule dell'ETA il possibile esecutore anche se ancora non c'é stato una rivendicazione ufficiale.
Gli investigatori hanno reso noto che il materiale esplosivo utilizzato é stato identificato come quello da tempo in uso proprio ai gruppi estremisti baschi.
L'Unione Europea é vicinissima alla Spagna e ha dimostrato fin da stamane la solidarietà e il sostegno nel trovare i fautori di questo attentato.
Aznar è apparso in televisione dichiarando che verrà dato massima collaborazione alle famiglie delle vittime, che la costituzione e la democrazia restano saldi e si troveranno i responsabili che la pagheranno cara.
Il Re e la Regina con Felipe e la fidanzata Letizia hanno già visitato l'Ospedale Gregorio Marañon.
Molti dei feriti sono gravissimi.
Questo é l'11 settembre d'Europa.

Sommario
del dossier
12 marzo
11 milioni di spagnoli in piazza
13 marzo
la rivendicazione di Al Qaeda
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 Links utili nell'internet spagnolo
El Mundo Abc El Correo La Vanguardia Mir Telecinco Antena 3

 
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A cura della redazione centrale del Porto.it Tutti i diritti riservati 2004 On line dal 11 marzo 2004
Le immagini sono tratte dalle edizioni dei telegiornali di Euronews e TVE. Si ringrazia per la collaborazione Puerto del Sol