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Una lunga storia
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Siamo nel dicembre del 1926 quando "4 moschettieri" bresciani decidono di dar vita alla Millemiglia. Il Conte Aymo Maggi di Gradella con il suo amico il Conte Franco Mazzotti (entrambi dirigenti del neonato automobil club bresciano) con il sostegno del valente organizzatore Renzo Castagneto (ex pilota) e il giornalista della Gazzetta dello Sport Giovanni Canestrini progettano questa gara di velocità che avrebbe percorso buona parte delle penisola, con partenza da Brescia e passaggio su Roma per un totale 1600 kilomentri pari a Mille miglia, con un tracciato simile ad un otto.
Alla partenza della prima edizione sono iscritti ben 77 equipaggi. Oltre a numerosi piloti italiani, partecipano anche numerosi personaggi pubblici dell'epoca compreso il Re d'Italia Vittorio Emanuele III e Benito Mussolini.
I primi a passare il traguardo furono Ferdinando Minoia e Giuseppe Morandi a bordo di una OM che tornarano a Brescia in 21 ore e 4 minuti ad una media di 77 Km/h. Delle 77 auto in gara soltano 22 si ritirano prima della fine della corsa.
Il successo fu immediato e l'anno dopo si replicò con la vittoria del lodigiano Giuseppe Campari.
I primi anni della Millemiglia sono legati a nomi entrati nella leggenda dello sport come Tazio Nuvolari, Achille Varsi e la giovane scuderia "Ferrari".
Una prima sospensione ci fu nel 1939 dopo un tragico incedente che costò la vita a una decina di spettatori. Ci pensò poi la seconda guerra mondiale a fermare nel 1941 la competizione su strada.
Nel giugno del 1947 tornò la Millemiglia. Il percorso di queste prime edizioni del dopoguerra furono modificate all'occorrenza vista la situazione drammatica della rete stradale.
In 16 ore e 16 minuti conclusero la gara la coppia Biondetti-Romano su Alfa Romeo 8c 2900b.
Nel 1957 la corsa tanto amata dagli italiani fu funestata da un incidente a Guidizzolo, nel mantovano. Il pilota spagnolo Alfonso de Portago che correva su una Ferrari a meno di quaranta kilometri dal traguardo, scoppiò la gomma anteriore sinistra. Portago perse il controllo della vettura che si scagliò a tutta velocità su un gruppo di spettatori a bordo strada.
Undici le persone che persero la vita, oltre al pilota e al copilota il giornalista Edmund Gurner Nelson, nove spettatori di cui 5 bambini.
Lo schock fu tale che il governo d'allora vietò le corse di velocità.
Anche se nei tre anni seguenti la gara proseguì, con prove di regolarità, perse di smalto e l'affetto del pubblico.
In occasione del cinquantennale, nel 1977, venne riprosta la versione con macchine d'epoca.
Solo dal 1982 con cadenza biennale ricominciò la Millemiglia ma come rievocazione, dal 1987 la manifestazione é diventata annuale.
Le auto ammesse devono avere requisiti precisi: devono essere state costruite tra il 1927 e il 1957 e appartenere alle categorie, Sport, Gran Turismo e Turismo, ed in possesso di Omologazione A.S.I. e Passaporto F.I.V.A.
In questa nuova veste ha ritrovato il glamour e l'internazionalità di un tempo. Sono mumerosi infatti i partecipanti che arrivano dall'estero soprattutto da Germania, America e Giappone. Ogni anno poi non mancano personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport che si cimentano in questa prova. Tra i più assidui Renato Pozzetto.

Enrico Genna
 

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