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9 ottobre 2001
Seconda notte di raid, cresce la paura per gli attentati
 

Seconda notte di guerra
Dalle 18 (ora italiana) del 8 ottobre é iniziato il secondo raid contro le postazioni militari e le centrali del terrore in Afghanistan.
Seconda notte di guerra in cui sono state prese di mira Kabul, la capitale, ed i centri di Kandahar e Jalalabad.
Sono sempre le forze angloamericane impegnate con i lanci dei missili Cruise Tomahawk e decine di bombardieri e cacciabombardieri.
Dai corrispondenti in loco si hanno notizie di morti 
e feriti.
Colpiremo anche fuori dall'Afghanistan
In un documento presentato ieri al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a New York, il governo americano ha annunciato che la lotta contro il terrorismo non sarà confinata solo all'area afghana ma che si intende colpire tutti quei paesi che aiutono, sostengono e proteggono i terroristi.
Gli Stati Uniti hanno quindi un progetto "ad ampio respiro" che non mira soltanto a sovvertire il governo talebano e catturare Bin Laden.
Per approfondire Cnn
Finalmente libera
Yvonne Ridley, la giornalista britannica, trattenuta dalle autorità dei talebani, é stata liberata.
La sua liberazione doveva avvenire nello stesso momento in cui aveva inizio il primo raid alleato su Kabul, si é temuto per la sua vita.
Accompagnata al confine con il Pakistan, sembra in buona salute.
Non si hanno ancora notizie chiare sugli occidentali arrestati mesi fa e sotto processo per aver diffuso il credo cristiano in Afghanistan. Rischiano, per questo, la pena di morte.
Il timore delle ritorsioni
Dopo i primi attacchi degli alleati all'Afghanistan e l'annuncio fatto attraverso
Al Jazeera rende concrete le possibilità di una reazione da parte dei terroristi.
Le misure di sicurezza negli Usa sono al massimo livello, il vicepresidente é stato portato in una località segreta, tutti gli obbiettivi sensibili sono monitorati e protetti.
Ma il timore non è soltanto oltreoceano, anche in Europa si sono attivate le polizie e i servizi di intelligence.
La nazione più esposta, al momento, sembra la Gran Bretagna, proprio per l'appoggio diretto dato all'operazione.
In Italia, lo stato d'allarme é ancora basso, e vengono tenuti sotto controllo anche tutte quelle istituzioni o aziende americane, che potrebbero essere prese di mira.
 
 

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 a cura della redazione centrale del Porto